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Posted by : Unknown
October 06, 2015
Testimonianze:
come vivo il mio precariato
Mi chiamo Patrizia. Per quest’anno scolastico ho fatto supplenze come insegnante precaria. Cosa sarò da qui a un mese non lo so. Questo ‘non sapere’ genera in me un senso di inquietudine e a volte di ansia. Spesso si fa strada anche l’amarezza perché ho passato anni duri per avere una maturità classica e una laurea in Lettere. Nel 2009 mi sono trovata di punto in bianco senza nulla perché le leggi Gelmini avevano abolito le supplenze, il primo approccio per molti per continuare ad insegnare. Subito ho capito che dovevo aprirmi altri sbocchi. Da un corso di marketing, seguito durante l’università, avevo imparato che il primo passo era procedere ad un’ ‘analisi interna’, in questo caso dei miei punti di forza e di debolezza.
Subito ho cominciato a dare ripetizioni di latino e greco, girando Torino e provincia, coi mezzi pubblici. Guadagni minimi li ho avuti collaborando con scuole di recupero anni. Avendo problemi alla schiena, mi sono umiliata a fare le pratiche per entrare nelle categorie protette e l’ho ottenuto: si parla tanto di trasformare in ‘risorse’ i punti di debolezza. Questo mi ha aperto la porta a un tirocinio di due anni come addetta all’ufficio e alla segreteria. Contemporaneamente, essendo un mio punto di forza le lingue, ho seguito corsi di lingue gratuiti per disoccupati. E’ vero che in certi momenti dicevo tra me: “mi sto facendo il mazzo e poi non avrò nulla”. Ma non sono mai stata ferma. Ho sperimentato anche il fallimento nel settore più ricercato al momento, quello della contabilità: ho fatto corsi ma i conti non quadravano mai! Questo quindi è un mio punto di debolezza: non posso lavorare con i numeri. Poi, nel 2014, dopo cinque anni hanno ripreso a contattarmi per delle supplenze. Stanno già pensando di abolire la fa-scia dei precari ma intanto ho lavorato per un anno. Penso che solo pochi fortunati, oggi, possano sperare in un lavoro fisso per tutta la vita. Ma ho sperimentato che trovare strade nuove e mettere a frutto e sviluppare le proprie potenzialità può essere stimolante. Non so quale sarà il mio prossimo lavoro ma sono curiosa di scoprirlo. Per questo incoraggio tutti a puntare sulle proprie capacità, nessuno ne è privo, sono da scoprire e non bisogna mollare mai!