Posted by : Unknown November 23, 2015

Crisantemi


Il Crisantemo è conosciuto in occidente con la nomea di ‘fiore dei morti’. Ma in realtà, la storia che narra della sua nascita e del suo nome gli attribuisce caratteristiche ben diverse dall’ essere un semplice simbolo funebre. Infatti, secondo la storia, un bambino di nome Cristiano, nella notte di Ogni Santi, pregò la Madonna per far sì che la madre guarisse e depose un fiore sull’altare di una chiesa, perché la sua preghiera si avverasse. L’aspetto del fiore, però, era così misero che il bambino decise di tagliuzzarne amorevolmente i petali cosicché da uno solo dei suoi petali se ne originassero altri cento e acquistasse così un aspetto più regale. La leggenda vuole che, commossa da un tale gesto, la Madonna fece guarire la madre del bambino e le donò vita per quanti petali aveva il fiore. Da quel giorno, ogni anno, quando l’autunno avanza e tutto sembra morire, fiorisce, inaspettato, nelle ultime due settimane di Settembre, il Crisantemo che, con i suoi sgargianti e colorati petali, sta a ricordarci quanto sia inaspettata e forte la vita. Ma ora conosciamolo meglio. Si tratta di una pianta perenne: significa perciò che radici e fusto hanno durata superiore a quella biennale o annuale, perciò non muoiono alla fine del proprio ciclo vegetativo, come fa ad esempio lo zucchino che è una pianta annuale.

Ne esistono numerose tipologie, alcune utilizzate all’ interno dell’ industria dei pesticidi, essendo tossica per determinati parassiti, anche se non per l’uomo; altre invece possiedono caratteristiche officinali tipo il Crisantemo Partenio,la cui polvere, tenuta in infusione per dieci minuti e assunta più di una volta al giorno e per non più di otto mesi, è ideale contro l’emicrania; mentre un cucchiaio, in infusione per cinque o dieci minuti, di Crisantemo Americano,per tre volte al giorno, favorirà il corretto funzionamento del fegato e la sua disintossicazione. Le foglie, oltretutto, possono essere utilizzate come antifebbrile se messe in infusione per un minimo di quindici minuti. Bisogna ricordarsi però che il Crisantemo, in speciale modo il Partenio , non va assunto in casi di gravidanza, allattamento, ulcera, gastrite o se si fa uso di farmaci antidepressivi a base di serotonina oppure se si segue una terapia con anticoagulanti orali o antiaggreganti piastrinici. In ogni caso, è sempre meglio chiedere il consiglio dell’ erborista oppure del medico. Si sviluppa per stolone ovvero per propagazioni dalla radice principale che darà origine a sua volta ad altre piantine. Si può sia prendere i sementi sia acquistare la pianta già adulta dal fioraio, piantandola poi direttamente nel terreno. Ma quest’ultima pratica è sconsigliata in quanto la pianta, essendo stata coltivata esclusivamente per la fioritura, morirebbe poco dopo. La semina va praticata ad inizio primavera in un luogo dove la pianta possa ricevere sole tutto il giorno o almeno per mezza giornata ma non di meno. Durante l’inverno il vaso va tenuto in casa oppure le sue radici vanno coperte con paglia, se si trova in giardino. Non deve essere innaffiata eccessivamente nel periodo che va dalla primavera all’autunno, è sufficiente bagnare la pianta ogni qual volta il terreno risulti asciutto al tatto e non quando risulta essere ancora umido. Per il periodo invernale, invece, si può far passare anche qualche giorno in più rispetto alla frequenza con cui si effettuava l’innaffiatura d’estate. Il terreno ideale per la sua crescita deve essere molto ben drenato, soffice e ben aerato perciò, sia che si intenda sistemare il crisantemo in vaso o in giardino, è opportuno mettere una percentuale di sabbia nel terreno e una buona quantità di letame maturo, in modo che abbia gli elementi nutritivi essenziali alla crescita. Oltre al letame, da inizio primavera fino alla fioritura, la si dovrà concimare: se in giardini, con concimi granulari a lenta cessione di azoto e potassio, se in vaso, con un prodotto liquido specifico ogni quindici giorni. Se la pianta è in casa durante il periodo invernale oppure se è in giardino, occorre posizionare paglia e foglie secche sul terreno intorno al fiore. E’ un’ ottima pianta da far crescere in vaso, non troppo impegnativa, che è in grado di regalarci una stupenda sorpresa, con l’arrivo dell’ autunno e in grado di spezzare la grigia monotonia delle città.

Chiara Vigna

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