October 06, 2015

[Rubrica] Pesca a Spinning

Pesca a Spinning
articolo di Stefano Terrando



La tecnica dello spinning, conosciuta in italiano come pesca con il cucchiaino o con gli artificiali, è una tecnica che ha l’obiettivo della cattura dei pesci predatori, come la trota, il cavedano, il black bass, e i lucci. L’esca, con questo tipo di tecnica, sarà sempre costituita da un artificiale, che potrà cambiare per forma o per misura. Si distinguono essenzialmente due tipi di esche, il cucchiaino, rotante o ondulante e il minnow, cioè il pesciolino finto, solitamente composto da balsa. Il rotante è formato da un corpo di piombo connesso ad un’anima d’acciaio e da una paletta che gira intorno mentre l’ondulante è un pezzo di metallo sagomato in modo da fargli assumere movimenti che ricordino un pesciolino. Negli anni poi la tecnica si è arricchita di una gamma di esche di silicone, o gomme, tali da rendere lo spinning molto più vario.

Ciò che bisogna subito comprendere è che l’esca deve essere sempre in movimento, infatti il primo fondamento dello spinning consiste nello stimolare l’aggressività e la curiosità dei pesci elencati in precedenza. I cucchiaini, sono infatti piccoli congegni volti a generare effetti di vibrazione, di ottica ed elettromagnetici capaci di attirare una reazione riflessa nei pesci sottoposti a questi effetti. La curiosità innata dei pesci con l’istinto predatore li farà diventare possibile e facile preda.

Ma come si pratica lo spinning? Si tratta semplicemente di lanciare un’esca in acqua e di recuperarla verso riva centinaia di volte. Detto così sembra banale e forse anche noioso ma la realtà dei fatti ci dice che questo tipo di pescatore dovrà affrontare diversissime situazioni e avrà l’onore di sentire l’abboccata del pesce direttamente sul braccio e sul polso, non intermediata da galleggianti o da cimini. Basterà sentire una volta questo tipo di abboccata per comprendere come mai questa tecnica affascini sempre più pescatori. Una delle prime regole da seguire consiste nel cambiare spesso posizione di pesca, difatti non avrà senso insistere troppo a lungo in un solo posto se il predatore è assente o poco attivo. Il predatore bisogna cercarlo, quindi si dovrà perlustrare in lungo e in largo il corso del fiume con interminabili camminate. Ecco perché lo spinning è una tecnica piuttosto fisica. Altri punti molto positivi di questa tecnica vanno ricercati nell'assenza di limitazioni per le zone in cui essa può essere praticata, per il periodo in cui si può effettuare, infatti ogni periodo dell’anno ha qualche buon predatore da essere insidiato e in ultimo un’attrezzatura ridotta all'osso: una canna, un mulinello e una scatola per contenere gli artificiali. Ci sono anche lati negativi: innanzitutto, cercando di catturare pesci predatori che limitano a pochi momenti della giornata la loro attività di caccia, il numero di catture effettuate sarà difficilmente elevato, anche se spesso di dimensioni ragguardevoli. Un secondo piccolo problema è legato alla quantità di artificiali usciti in commercio che potrebbero spiazzare e scoraggiare i neofiti al cominciare questa tecnica.

 


Gli Artificiali

Detto della quantità di artificiali in circolazione è bene analizzare le caratteristiche dei suoi modelli più tipici, il colore e soprattutto la forma.

Per quanto riguarda il colore dei cucchiaini l’importante sta nella paletta e nel corpo, tutti gli altri disegni modificheranno solo leggermente l’effetto del cucchiaino aumentandone o diminuendone la brillantezza, e questo vale sia per i rotanti che per gli ondulanti. In linea generale si può comunque associare un cucchiaino con la paletta dorata ad una giornata soleggiata con acque trasparenti mentre quello con la paletta argentata renderà di più in momenti con poca luce e acque più torbide.

La forma, invece, influenza molto il comportamento dell’artificiale. Nel rotante, se la paletta presenta una forma più affusolata e allungata resterà più facilmente ad una profondità più bassa, se invece la forma è più tozza e arrotondata si avvicinerà più in fretta alla superficie. Ovviamente tutto questo sarà influenzato dal peso del rotante. Per il luccio sarà preferibile un modello più grande e pesante come il tandem, un doppio rotante, per la trota modelli intermedi da 2 grammi fino ai 12 grammi, mentre per un pesce sospettoso come il cavedano saranno da preferire i cucchiaini più piccoli in circolazione, inferiori ai 2 grammi.


Invece i minnows, vale a dire i pesciolini finti, in circolazione si distinguono essenzialmente in galleggianti e affondanti, i primi, straordinariamente efficaci per la pesca del boccalone, o black bass, e in parte per la pesca alla trota in acque non particolarmente profonde. Un ottimo vantaggio è la minore possibilità di incastrarli sul fondo, considerando che non si tratta di esche economiche e che perderle potrebbe rendere questa tecnica onerosa. I minnows affondanti sono invece ottimi nella pesca in corrente di trote lucci e nelle misure più piccoline di cavedani e persici reali. Bisogna comunque comprendere che con un pesciolino le possibilità di attirare un pesce aumentano se si riesce a recuperarlo in modo naturale, simulando un pesce in difficoltà o in fuga verso luoghi più appartati e tranquilli. Di conseguenza, recuperarlo a strappetti, in gergo, jerkata, o con continue accelerazioni e rallentamenti consentirà all'esca di apparire più naturale. Sulla forma dei pesciolini ci si può sbizzarrire in imitazioni di quasi ogni genere di pesce. Vanno comunque sottolineati gli snodati, o swimming bait, in quanto offriranno una fluidità e una sinuosità di recupero impareggiabile e ne renderanno l’utilizzo più semplice per i principianti. Per qualsiasi ulteriore informazione sulla tecnica e sulle attrezzature più idonee a cominciare questa tecnica non esitate a venire a trovarci in Via sacchi 50 da Dimensione pesca.

No comments:

Post a Comment