Posted by : Unknown December 07, 2015


Secondo un recente studio di Nomisma, scegliere di entrare nel mercato libero, sia per quanto riguarda la luce sia per il gas, conviene. In effetti garantirsi un prezzo fisso per un certo periodo, rispetto al prezzo variabile applicato dal mercato di maggior tutela, è vantaggioso purché si seguano alcuni piccoli ma indispensabili accorgimenti per non trovarsi di fronte a sgradite sorprese. Dal 2007,
anno in cui il mercato dell’energia è stato liberalizzato, a tutti noi, a casa o in azienda, capita di ricevere visite e telefonate di venditori con proposte molto allettanti a proposito delle quali occorre però tenere ben presente che le circa 300 società che operano nel settore dell’energia hanno la possibilità di applicare uno sconto esclusivamente sul costo del chilowattora (kWh) e non sulle altre voci presenti in bolletta. Di conseguenza se un venditore sostiene di farci risparmiare il 20 se non addirittura il 30% sul costo globale della bolletta, di sicuro non dice la verità così come mente spudoratamente se promette un abbattimento dei costi delle altre voci presenti in bolletta (distribuzione, dispacciamento, quota potenza ecc. ecc.). Solo il 35% dell’importo riguarda la spesa per il consumo di energia su cui le società possono applicare le loro tariffe, mentre sul restante 65% non vi è per ora alcuna possibilità di ridurre i costi. Un’altra frottola colossale che alcuni raccontano riguarda la provenienza dell’energia. E’ bene sapere che nessuna società è in grado di fornire alle nostre case e alle aziende energia autoprodotta in quanto tutti devono necessariamente acquistare la materia prima dal distributore locale che a sua volta acquista dal produttore. In pratica funziona come per un qualsiasi prodotto il cui produttore vende ai vari grossisti che a loro volta rivendono, applicando il loro ricarico, ai vari dettaglianti a cui ci rivolgiamo noi consumatori, con la differenza che in Italia il produttore di luce è uno solo e i distributori variano a seconda delle zone. Cambiare fornitore in molti casi è conveniente perché ci sono molte società, specie le più blasonate, che si “dimenticano” di ridurre i prezzi ai loro clienti quando il costo dell’energia scende e i loro contratti si rinnovano automaticamente. In quei casi, scegliendo un nuovo fornitore, si può accedere a un prezzo migliore seguendo poche ma indispensabili regole che renderanno più leggero l’esborso periodico.

LE REGOLE DA SEGUIRE
  1. Non mostrare le bollette a chi si presenta alla tua porta dicendoti che deve controllarle per ridurre i costi. Nessuna società assume qualcuno per far controllare le bollette e meno che mai per ridurre i costi. 
  2. Non dire mai “sì” nel corso di una telefonata promozionale. 
  3. Se tratti con un agente, prima di firmare chiedigli il biglietto da visita. Se il tuo interlocutore non ti consegna i suoi recapiti telefonici personali, lascia perdere. 
  4. Se fai parte di un’associazione chiedi informazioni preventive. Se non ne fai parte informati su internet (basta digitare la parola magica “problemi” prima del nome della società su Google).
  5. Chiedi che ti sia mostrato (e se firmi che ti venga lasciato) un documento in cui siano presenti i costi a chilowattora (kWh) e il periodo di validità delle tariffe.
  6. Non dare denaro alla persona con cui firmi il tuo nuovo contratto perché un cambio di fornitura non prevede spese e qualora la società con cui firmi applicasse dei costi per averti come cliente, lascia perdere.
  7. Chiedi sempre se la società con cui firmi ha personale interno che risponde al telefono o se si appoggia a un call center. Nel secondo caso è bene sapere che le risposte talvolta sono parecchio evasive ed è meglio scegliere una società che metta a tua disposizione personale preparato a rispondere alle tue esigenze.
  8. Se sei titolare di un esercizio pubblico e usufruisci del gas fatti spiegare se e a quali agevolazioni hai diritto.

Adottando questi semplici accorgimenti cambiare fornitore di energia può rivelarsi un toccasana per le nostre tasche. Magari risparmieremo poche decine di euro ma la domanda è: “perché spendere più del dovuto?”

Elvio Boeri
eboeri@elvioboeri.it
Cell: 346 527 9014

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