Posted by : Unknown November 18, 2015


La Salvia
 articolo di Chiara Vigna
Il suo nome deriva dal latino salvus cioè salvo o sano, in onore delle sue numerose qualità benefiche, per le quali anche oggi viene utilizzata in cucina per numerose ricette e tisane in quanto ha proprietà balsamiche digestive, antinfiammatorie ed è ottima contro la ritenzione idrica.
Vediamo adesso alcune semplici ricette.
Come le foglie di salvia fritte in pastella, una ricetta semplice e saporita nella quale si mescolano la croccantezza della impanatura con il sapore delicato della salvia che si scioglie in bocca... Per la preparazione è necessario: quaranta foglie di salvia, 100g di farina 00 e 200 ml di birra fredda più l’olio di semi di girasole per la frittura, si sistema in una ciotola la farina e pian piano vi si aggiunge la birra mescolando con le fruste per ottenere un impasto senza grumi, dopodiché si immergono le foglie dell’impasto e, una volta che saranno ben ricoperte da entrambi i lati, le si immerge nell’ olio di semi e, una volta dorate, le si rimuoverà con una schiumarola.
Un'altra ricetta decisamente più salutare e leggera è la tisana ideale per tosse, mal di gola e disturbi digestivi. Per la preparazione si mette in infusione per dieci minuti in 400 ml d’acqua, un cucchiaino di salvia in polvere. Vorrei specificare e sottolineare che dal bere questo infuso dovrebbero astenersi le donne in stato di gravidanza o allattamento e le persone soggette a epilessia o altri disturbi neurologici oppure pressione alta, considerando che nell’ olio essenziale, contenuto al interno delle foglie, è presente del turione con proprietàclineuro tossiche. Ciò però non deve spaventare né vietarne l’utilizzo che, fatto responsabilmente, dà benefici all’ organismo soprattutto al tratto digerente o più semplicemente aiuta e rendere più saporiti alcuni piatti.
La pianta è oltretutto una gioia per gli occhi e l’olfatto, si presenta inizialmente come un arbusto i cui rami sono verdi e teneri in gioventù per diventare legnosi poi con la crescita, se tenuta bene, può arrivare fino ad un metro di altezza. In primavera poi ci stupirà con rigogliosi e bellissimi fiori viola: sfumature e forma potranno cambiare un po’, perché esistono almeno cinquanta specie ma nessuna fa sfigurare le altre in bellezza. Ideale perciò per abbellire un giardino e adatta anche alla crescita in vaso, si octratta di una pianta eliofila e termofila che equivale a dire amante del sole al quale va gradualmente esposta durante la sua crescita e del caldo o almeno di temperature miti. Non va pertanto lasciata fuori nel periodo invernale né esposta a climi troppo umidi oppure a ristagni d’acqua nel terreno. L’irrigazione infatti va effettuare solo quando il terreno risulta asciutto e, nel periodo primaverile, insieme all’ acqua d’irrigazione sarebbe bene aggiungere ogni quindici giorni un fertilizzante liquido con percentuali abbastanza elevate di azoto, fosforo, potassio e microelementi quali magnesio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno. Se oltretutto preferiamo non comprare una piantina di salvia già in parte adulta ma preferiamo farla nascere e crescere noi stessi, ci occorre sapere che vi sono due modi per riprodurre la pianta. Per talea erbacea oppure per seme: nel primo caso bisogna prelevare l’apice vegetativo lungo circa 8-10 centimetri dal ramo di una pianta con almeno 2-3 anni di età. E’necessario usare un coltello o una lametta molto affilata per evitare lo sfilacciamento dei tessuti e il prelievo deve essere effettuato nel periodo tra marzo-aprile oppure tra giugno-luglio, dopodiché si eliminano le foglie alla base e si inserisce la talea nel terriccio del vaso composto per due terzi da un terriccio molto fertile e per l’un terzo rimanente da terreno sabbioso, una volta fatto si ricopre il vaso con un sacchetto di plastica trasparente posizionatoa modo di cappuccio e si sistema il vaso all’ ombra. Ogni giorno si provvederà a rimuovere la plastica per controllare l’umidità del terreno, se risulta asciutto bisogna inumidire immediatamente, cercando oltretutto di mantenere la temperatura intorno ai 18°. Una volta che la talea comincia a produrre i primi germogli vuol dire che ha radicato e si può rimuovere il sacchetto posizionando la pianta in un luogo soleggiato, dopodiché si potrà provvedere a un trapianto in un vaso più ampio quando avrà emesso nuove ramificazioni abbastanza robuste.
Se invece si effettua la moltiplicazione tramite seme, è opportuno seminare intorno a inizio prima primavera, posizionando il vaso all’ ombra mantenendo sempre il terreno umido tramite lo spruzzino e la temperatura più o meno costante intorno hai 18°, la germinazione avviene dopo 2-3 settimane, una volta avvenuta si espongono le piantine in un luogo più soleggiato e si aumenterà sempre più l’esposizione al sole fino a quando queste non saranno sufficientemente robuste da poter essere trapiantate ed esposte a un abbondante quantità di luce. Il suo ciclo vegetativo dura in media 5 anni entro i quali, come abbiamo visto, ci sarà utile sia per le nostre ricette e sia come piana ornamentale sui nostri balconi.

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