Posted by : Unknown November 21, 2015

Hunger Games:
Il canto della rivolta - Parte II

Il 19 Novembre uscirà nelle sale italiane “Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II”, capitolo finale di quello che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio fenomeno mondiale, fra una rivoluzione per cui combattere, intrecci amorosi e un futuro dispotico non così impossibile da immaginare.

Tratto dai romanzi di Susanne Collins, il film di prossima uscita porterà sullo schermo le vicende narrate nella seconda metà del terzo libro, ossia le ultime fasi della ribellione della giovane protagonista, Katniss Everdeen, ormai in aperto contrasto con la dittatura di Capitol City. Qui di seguito vi darò almeno 3 buone ragioni per cui non dovreste perdervi il film di prossima uscita, e perché dovreste recuperare e leggere i romanzi.

1) Storia coinvolgente. Katniss Everdeen e Peeta Mellark, i protagonisti vivono in un futuro dispotico dove anni di guerre e distruzioni hanno ridotto quelli che un tempo erano gli U.S.A. in una dittatura oppressiva e sanguinaria. La popolazione vive in Distretti dai quali ogni anno una giovane fanciulla e un ragazzo vengono scelti per partecipare agli Hunger Games, un reality con un unico scopo: sopravvivere. Al termine dei giochi ci potrà essere un solo vincitore che sarà ricoperto di ricchezze; questo significherà però eliminare tutti gli altri concorrenti, altri ragazzi, mentre la Capitale e l’intera nazione sta a guardare il tragico spettacolo. Nel corso dei tre romanzi non solo Katniss dovrà sopravvivere ai giochi, diverrà suo malgrado il simbolo della rivoluzione contro la dittatura.

2) Tematiche importanti. Aldilà delle avventure e degli intrecci amorosi, due sono a mio avviso le colonne portanti di questa saga. Il sacrificio: Katniss non viene scelta per partecipare agli Hunger Games, si offre volontaria al posto della sorella più piccola. Nonostante sia consapevole che le possibilità di sopravvivere alla brutalità dei giochi siano scarse, si offre senza esitare. Si offre per amore; quell’amore incondizionato che è il solo motore in grado di spingere al sacrificio sommo, a mettere in pericolo ciò che di più prezioso si ha: la vita. Ecco, Katniss, così come Peeta dimostreranno che spesso c’è qualcosa di ancora più importante della propria sopravvivenza: la vita di chi si ama. La ribellione: a partire dal secondo romanzo e dal secondo film, l’attenzione si sposta su chi tira le fila di quel reality tanto mostruoso quanto amato dai cittadini della capitale: una dittatura che manda al macello ragazzini indifesi per il divertimento delle classi agiate, e per schiacciare la popolazione sotto il giogo della paura. Gli avvenimenti narrati mostreranno come un gesto all’apparenza insignificante possa trasformarsi nel simbolo di una ribellione. Come a volte basti l’azione di una sola persona per risvegliare gli animi e le coscienze, come a volte la possibilità di cambiare il mondo che ci circonda e ci opprime sia nelle nostre mani. Katniss non è una ribelle per scelta, eppure basta la sua scintilla per far divampare il fuoco capace di sciogliere i lacci di paura e apatia che tenevano incatenati gli abitanti di una nazione intera.

3) Critica sociale. Sarò onesto, non sono certo che l’intento dell’autrice fosse ciò che io ho letto nelle sue righe. Eppure per me è naturale accostare gli spettatori di questo crudo reality a coloro che ogni giorno guardano passivamente le tragedie altrui senza fare nulla, o peggio, considerandole alla stregua di un film. Che sia il naufragio di un barcone di profughi, o le violenze sistematiche e ripetute
ai danni di emarginati e bisognosi. Che sia la moglie picchiata dal marito o il senzatetto deriso e portato allo stremo e alla fame. Così come gli spettatori dei giochi nella loro inedia sono tanto colpevoli quanto gli organizzatori, così chi può fare del bene, chi ha la possibilità di agire e sta a braccia conserte è tanto colpevole quanto chi il male lo compie in prima persona. Non perdete l’occasione di leggere questi tre romanzi, e non perdetevi l’uscita del nuovo film; meritano davvero.

Ci si legge.
Marco Massa
Alucard Belmont
(www.marcomassa.me)

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