October 03, 2015

Famiglie "adottano" famiglie in difficoltà

A Torino un INNOVATIVO modello di intervento sociale
FAMIGLIE “ADOTTANO” FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'


Si chiama “Una famiglia per una famiglia” ed è un modello innovativo di intervento sociale pensato per sostenere le famiglie che vivono un periodo di difficoltà nella gestione della propria vita quotidiana e nelle relazioni affettive con i figli. Una famiglia che si trova in un momento critico è affiancata da un’altra che prende in carico l’intero nucleo in difficoltà - e non soltanto i minori - attraverso un patto educativo da tutti accettato e sottoscritto per un periodo di tempo prestabilito. La durata dell’intervento è in genere di dodici mesi.Il progetto è ideato dalla Fondazione Paideia onlus di Torino in collaborazione con la Città metropolitana di Torino e 8 enti gestori dei servizi sociali, è stato presentato a metà settembre.
“La realizzazione di Una famiglia per una famiglia” ha commentato la consigliera metropolitana delegata ai diritti sociali, parità e welfare Lucia Centillo “è pienamente in linea con quanto previsto nello Statuto della Città metropolitana, laddove si raccomanda di promuovere una cultura di attenzione all'infanzia attraverso politiche volte a sostenere il diritto del minore a vivere, crescere ed essere educato nell'ambito di una famiglia”. L’idea alla base del progetto è la valorizzazione delle esperienze di sostegno e aiuto informale che, storicamente, sono sempre esistite. Si tratta di una forma di prossimità basata sullo scambio, la relazione e la reciprocità tra famiglie: tutti i componenti apportano un contributo diverso al progetto, in relazione al ruolo ricoperto in famiglia, al genere e all'età. Si cammina insieme, superando in compagnia il tratto di sentiero più accidentato. Entrambe le coppie, quella affiancata e quella affiancante, si espongono sul piano dei modelli genitoriali mettendosi reciprocamente in discussione. L’obiettivo è la prevenzione dell’allontanamento del minore dalla propria famiglia “Il progetto nasce dalla richiesta di aiuto di un bambino in affido - ha spiegato Fabrizio Serra, direttore di Fondazione Paideia - che aveva chiesto di sostenere tutta la sua famiglia. In questo modo si sposta la centralità dell’intervento dal minore all'intero nucleo familiare, evitando l’allontanamento del bambino dalla famiglia di origine e dando competenze di tipo organizzativo a famiglie che non hanno potuto gestire al meglio questa fase di accompagnamento con i loro figli”.“Per proporsi come famiglia affiancante” hanno spiegato i promotori del progetto “non occorre essere eroi o sentirsi perfetti: è importante invece essere persone rispettose degli altri, autentiche e propositive, capaci di mantenere un atteggiamento di ascolto non giudicante, essere una famiglia aperta alle relazioni comunitarie”.
L’impegno settimanale varia in base agli obiettivi che si pone ciascun progetto e alle disponibilità della famiglia affiancante. Le famiglie interessate a collaborare possono rivolgersi all'ente gestore dei servizi sociali del territorio nel quale abitano.


Il Direttore
Mel Menzio

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